«Il digitale è incredibilmente utile e indispensabile: ci permette di lavorare, stringere relazioni e allargare gli orizzonti. Molti studi, però, dimostrano che se non tracciamo attentamente i confini tra strumento e fine, l’impatto sulla produttività e sulle nostre relazioni finisce per essere estremamente negativo.»
Carciofi A., Digital Detox: Focus & produttività per il manager nell'era delle distrazioni digitali, Hoepli, 2017.
Hai mai sentito parlare di digital detox? Se la risposta è no, o non ti è del tutto chiaro come metterlo in pratica, questo è l’articolo giusto per scoprirne di più.
Digital detox: cos’è e perché è importante
Con l’espressione digital detox ci si riferisce a un periodo di tempo durante il quale, a tutti gli effetti, semplicemente ci si disconnette. Si sceglie cioè, di rinunciare volontariamente a smartphone, social media, pc e a qualsiasi altro dispositivo digitale, con l’obiettivo di ricalibrare e rendere più sano il proprio rapporto con la tecnologia.
Attenzione però, Il termine detox potrebbe trarre in inganno: se comunemente questo termine evoca una sorta di “disintossicazione”, un buon digital detox impone invece una vera e propria rieducazione al digitale. Non si tratta quindi di un abbandono totale e permanente dei device elettronici, quanto più - come sottolinea Alessio Carciofi (autore, docente e Ceo Digital Wellbeing) - di ripensare il rapporto con il più grande e rivoluzionario strumento della storia umana. Trovare, in altre parole, il giusto equilibrio.
In un mondo iper connesso e globalizzato come il nostro, risulta ormai pressoché inevitabile venire coinvolti ed assorbiti dal mondo digitale, tanto da rischiare di perderne il controllo. Sono infatti in crescita i disturbi legati alla sempre maggiore quantità di tempo passata davanti agli schermi: dall’affaticamento visivo, alle emicranie, fino alle alterazioni del ciclo sonno-veglia provocate dalla luce blu dei nostri smartphone.
Anche il mondo del lavoro, per quanto veicolo della digitalizzazione, rischia di subire un brusco danno se utilizzata in modo improprio: rimanere concentrati senza subire il fascino delle distrazioni in rete sta diventando una sfida sempre più ardua compromettendo produttività e qualità del tempo all’interno delle mura aziendali.
Raggiungere la piena concentrazione e mantenere il focus sui propri obiettivi, sono costantemente minacciati dai continui input forniti dal web. Ciò comporta non soltanto una crescente dispersione di energie, ma anche un aumento delle ore trascorse in ufficio per recuperare il tempo perso.
Per queste ragioni, come gestire al meglio il nostro rapporto con il digitale è una questione sempre più urgente: non disconnettersi mai non ci consente di ricaricarci davvero, rendendoci succubi della cultura del “sempre disponibile”. Ciò vale sia nella vita privata, quanto in quella lavorativa nella quale sia lavoratori, sia top e middle manager, sono chiamati ad affrontare la sfida della costruzione di una cultura digitale sostenibile.
Cosa si fa durante un digital detox?
Se ora sono chiare le motivazioni per le quali è importante costruire un rapporto sano e produttivo con il mondo digital, ecco alcuni consigli per iniziare la tua esperienza di digital detox.
- Spegni smartphone, pc e tablet e lasciali in un’altra stanza. Ricordati di impostare una risposta automatica e di avvisare colleghi o famigliari delle tue intenzioni di disconnessione.
- Dedica del tempo a te stesso, ai tuoi cari, alle attività che ami di più o a quelle che avresti sempre voluto provare.
- Prova ad immergerti nella natura: scegli un luogo rilassante, comodo e nel quale potrai davvero staccare la spina.
- Torna online gradualmente: filtra email e chiamate più urgenti, non pretendere di essere aggiornato su qualsiasi novità ma pensa alla tecnologia come a uno strumento da utilizzare al bisogno, soltanto quando ne hai motivo, vedrai che ti sentirai più vitale e consapevole.
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