Come Valorizzare i Viaggi nel Proprio Curriculum: Un Vantaggio Competitivo

Spirito di adattamento e capacità di uscire dalla comfort zone: due qualità fondamentali per far risaltare agli occhi di un recruiter il proprio CV. Oltre alle attività lavorative e competenze acquisite, un modo per garantirsi un vantaggio competitivo su altri candidati ad una posizione è sfruttare le proprie esperienze di vita per sottolineare le cosiddette soft skills che abbiamo sviluppato. Scrivere un curriculum ben strutturato è determinante nella ricerca del lavoro, e i viaggi o soggiorni all’estero possono aiutarlo a renderlo ancora più accattivante.

Viaggi e Lavoro

Ma perché sono così preziosi nel CV? Innanzitutto, i viaggi spesso sono sinonimo di crescita personale e offrono opportunità di apprendimento che possono tradursi in vantaggi professionali come ad esempio lo sviluppo di una mentalità fuori dagli schemi, grazie al contatto con culture, lingue e modi di fare diversi.

Aver vissuto fuori dal proprio paese di origine significa anche sacrificio e capacità di fronteggiare eventuali difficoltà che si saranno presentate nella vita di tutti i giorni, anche solo dialogando in un’altra lingua: una qualità che non viene sottovalutata dai recruiter nella valutazione di un profilo.

Inoltre, studi e sondaggi dimostrano che le soft skills generate da un ambiente interculturale sono sempre più richieste nel mondo del lavoro: il 93% dei dirigenti intervistati in uno studio dalla rivista Harvard Business Review ha affermato che le competenze interculturali sono indispensabili per garantire il successo aziendale. Competenze che vanno a braccetto con il miglioramento delle abilità comunicative e la capacità di adattamento a contesti diversi: secondo una ricerca dell’Università del Michigan i viaggi possono aumentare l'autostima e la creatività, qualità che sono preziose per il benessere personale e di conseguenza per il successo professionale.

Come inserire i viaggi nel curriculum

Ma qual è la modalità più efficace per valorizzare nel CV le proprie esperienze oltre confine? Una possibilità è creare una sezione dedicata in cui elencare i viaggi internazionali specificandone la tipologia (viaggio-studio, esperienza di volontariato, corso di formazione lavorativo), la durata e le capacità che ti hanno consentito di sviluppare. L’inserimento di esempi concreti di situazioni in cui ci si è trovati e che si è riusciti ad affrontare può costituire un punto di forza, rispondendo in anticipo ad una possibile domanda da parte del recruiter.

In conclusione, valorizzare i viaggi nel CV può rappresentare un elemento chiave per distinguere il nostro profilo in un mercato del lavoro che fa dell’internazionalizzazione un requisito ormai imprescindibile. Per questo motivo bisogna curare con grande attenzione l’inserimento delle esperienze di vita nel CV utilizzando esempi concreti e ove possibile citando dati e statistiche per sottolinearne l'importanza. Con il giusto approccio, i tuoi viaggi possono diventare un fattore propulsivo che ti aiuterà a ottenere l'attenzione dei datori di lavoro.

 

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