Il continuo cambiamento della tecnologia e il ritmo frenetico del mondo che ci circonda richiede ormai, a ciascun lavoratore, un pacchetto di cosiddette soft skills che da alcuni anni a questa parte si stanno rivelando centrali nel soddisfare le esigenze di un mercato sempre più esigente.
Le sempre più richieste, “competenze trasversali” sono capacità personali non misurabili ma assolutamente tangibili, che permettono a ciascuno di noi di affrontare più facilmente le difficoltà legate allo stress da lavoro e in generale di collaborare efficacemente con colleghi, clienti e stakeholder. Coltivare e valorizzare le proprie qualità, tra vita quotidiana e ambiente lavorativo, è fondamentale per avere successo nel proprio percorso professionale. Per farlo, potresti sfruttare una delle soft skills più importanti: la capacità di adattamento.
Essere flessibili e sapersi adattare alle evoluzioni del nostro ecosistema è senza dubbio uno dei segreti per eccellere nel mondo del lavoro, soprattutto laddove si ha a che fare con strumenti che sono continuamente soggetti ad aggiornamenti o modifiche, come ad esempio i social network.
Adattarsi o restare indietro
Ma cos’è esattamente questa soft skill, e perché è così importante?
Psicologicamente, l’adattabilità può essere definita come “il processo attraverso cui un individuo si adegua all’ambiente fisico e sociale, modificando i propri schemi di comportamento od operando sull’ambiente stesso per trasformarlo in funzione delle proprie necessità”.
Nel lavoro, così come nella vita quotidiana, la capacità di adattamento è direttamente interconnessa con la flessibilità, andando ad arricchire il bagaglio di capacità del lavoratore, che di conseguenza riesce a far fronte con maggiore disinvoltura alle alterazioni dell’ambiente in cui opera. Sono numerosi i punti di vista a cui il dipendente è chiamato ad adattarsi per far fronte alle novità: dall’orario flessibile, allo smartworking, fino ad arrivare a nuovi gestionali e procedure più digital che obbligano ad essere al passo con il mondo in evoluzione.
Dimostrare una buona predisposizione ad adattarsi sul luogo di lavoro è importante perché le persone flessibili e proattive hanno un maggiore controllo delle situazioni e delle criticità, qualità indispensabili per superare con successo gli imprevisti quotidiani senza compromettere il lavoro svolto e individuando soluzioni innovative che non erano state considerate.
L’approccio che fa la differenza
Essere flessibili non vuol dire solo essere aperti al cambiamento, ma anche accettare nuove sfide e formarsi costantemente per assimilare le novità del proprio settore: la cosiddetta lifelong learning.
Per questo motivo è importante saper accettare i compromessi e avere il coraggio di uscire dalla propria comfort zone, senza dimenticare di mantenere un approccio positivo nei confronti dei colleghi, dei superiori e di tutti gli interlocutori lavorativi.
Alla luce dell’importanza di questa soft skill, se ci si trova in una condizione di necessità o urgenza, le parole d’ordine saranno: “nessuna paura di fallire” e “creatività”. L’invito è ad essere analitici davanti alle situazioni che possono spaventare e usare la creatività per far fronte ai problemi per uscirne in maniera veloce e professionale.
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