La laurea? Più del 50% dei maturandi di quest’anno la baratterebbe volentieri con un’occupazione certa.
È quanto emerge da uno studio condotto alla vigilia degli esami di Stato dal Corriere dell’università Job, pubblicato sulla Guida alla maturità 2012.
L’analisi indaga sul futuro imminente di 635 ragazzi iscritti all’ultimo anno di scuola superiore: cosa ne pensano dell’esame di maturità e, soprattutto, cosa vedono nel proprio domani.
Proprio dal secondo quesito sono arrivate le risposte più interessanti: alla domanda “rinunceresti al sogno della laurea in cambio di un lavoro sicuro?”, il 54% degli intervistati ha risposto che prenderebbe in considerazione questa ipotesi, anche se a diverse condizioni. Il 21% sceglierebbe in base al lavoro offerto, il 19% sostiene che non è possibile rinunciare di questi tempi a un’occupazione, mentre il 14% deciderebbe anche considerando il futuro stipendio.
La sfiducia nei confronti delle possibilità offerte dal titolo di studio emerge anche dal quesito che riguarda le aspettative future degli studenti: il 16% di essi è, per esempio, convinto di voler trovare un lavoro senza passare per le aule universitarie; il 17% vuole, invece, andare all’estero, per cercare opportunità migliori.
A fronte di una buona metà di “scettici” sull’effettivo valore della laurea, esiste, tuttavia, un 37% che è convinto di non potere scambiare questo titolo di studio con nessun’altra attività. Il 35% dei maturandi, poi, afferma di volersi iscrivere all’università, anche se è indeciso sulla scelta del corso di laurea.
Il quadro che è venuto fuori è inevitabilmente condizionato dall’attuale crisi: a vincere è l’idea che un guadagno immediato sia da preferire a un investimento in tempo e soldi che non sempre porta a un lavoro stabile e in tempi brevi. Le risposte sono, però, inevitabilmente influenzate anche da fattori culturali, economici e sociali, diversi da studente a studente.
La nostra testata aveva già affrontato un po’ di mesi fa la questione dell’importanza della laurea, registrando un coro quasi unanime di “no” alla domanda relativa all’utilità di questo titolo di studio. Per la maggior parte dei lettori intervistati, laurearsi non è più garanzia di occupazione o comunque un valore aggiunto per spendersi meglio nel mercato del lavoro.
Un’idea che, a quanto pare, non sembra destinata a tramontare. Almeno per ora.
Chiara Del Priore
14 giugno 2012
Foto di RennettStowe