La Corte di Giustizia dell’Unione Europea propone stage retribuiti presso la sua sede centrale di Lussemburgo. Candidature aperte fino al 30 aprile: entro questa data dovrà essere compilata tutta la documentazione scaricabile online (si consiglia l’apertura con il browser internet explorer) e spedirla in busta chiusa, allegando una copia del proprio CV e dei diplomi ed eventuali attestati conseguiti, all’unità Risorse Umane della Corte di Giustizia dell’Unione Europea – Bureau des stages, TA/04 LB0019, L - 2925 Lussemburgo.
L’esperienza avrà una durata massima di cinque mesi dal primo ottobre al 28 febbraio. Le risorse selezionate potranno essere impiegate all’interno della Direzione della ricerca e documentazione, dell’ufficio stampa e informazione o nella Direzione generale della traduzione e interpretazione. In tal senso, dunque, campo aperto a tutti gli studenti universitari che siano in possesso di una buona conoscenza dell’inglese e del francese e siano iscritti ai corsi di laurea in scienze politiche, comunicazione e, ovviamente, giurisprudenza.
Menzione a parte per gli studenti che intendono rispondere all’appello lanciato dalla Direzione traduzione e interpretazione: i tirocini svolti in questo particolare settore avranno durata compresa tra le dieci e le dodici settimane, nel corso delle quali sarà particolarmente curato il lessico giuridico attraverso un costante lavoro di ricerca terminologica, redazione di fascicoli ed esercitazioni in cabina muta. Quanti aspirano alla selezione in tale ambito devono dimostrare un ottimo francese letto e scritto.
Istituita nel 1952, la Corte di Giustizia ha il compito di assicurare il rispetto del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati. Le sue funzioni principali sono il controllo della legittimità degli atti e delle istituzioni dell’Unione Europea, la vigilanza sull’osservanza da parte degli Stati membri degli obblighi derivanti dai trattati e l’interpretazione del diritto dell’Unione su espressa richiesta dei giudici nazionali.
Chiara Del Priore
19 febbraio 2016
Foto: Google immagini (creative commons)
