4 ragazzi su 10 dichiarano tutta la loro sfiducia nei confronti del titolo di studio storicamente più ambito, la laurea.
Non credono che porterà migliori condizioni di vita, ne maggiori opportunità di lavoro.
Rispetto al resto d’Europa siamo quelli che ci credono di meno, il doppio rispetto alla media. Ultimo posto in classifica tra i 27 Paesi dell’Ue.
Al capo opposto la Danimarca che vanta una fiducia dei suoi giovani nel sistema universitario addirittura superiore al 90%.
Frustrazione o disincanto quello italiano, è stato rilevato dall’indagine dell’Eurobarometro, il servizio della Commissione europea, istituito nel 1973, che misura e analizza le tendenze dell'opinione pubblica in tutti gli Stati membri e nei paesi candidati.
L’indagine ha riguardato oltre 30mila giovani europei tra i 15 e i 35 anni.
Conoscere gli orientamenti dell'opinione pubblica è importante per la Commissione europea per preparare le sue proposte legislative, prendere decisioni e valutare il proprio operato.
Se non c’è fiducia nell’importanza dell’istruzione superiore, quali sono le conseguenze? Nel medio termine questo potrebbe portare a un minor numero di laureati, già oggi molto basso (il 19% nella fascia 30-34 anni) e sempre più lontano rispetto agli obiettivi stabiliti dalla Commissione europea di raggiungere il 40% entro il 2020.
Ma pochi laureati significano anche pochi finanziamenti all’università e alla ricerca, quindi scarsa competitività intellettuale dell’intero Paese.
Per leggere l’intero rapporto o una sua sintesi, andare sul sito della Commissione europea.
Raffaella Giuri
18 maggio 2011
Foto di Youthforum