Pensare al rigido inverno di Bruxelles potrebbe essere un espediente utile per trovare un po’ di conforto da queste torride giornate estive. E allora, per rendere ancora più concreta l’idea, perché non candidarsi agli stage del Comitato delle Regioni? Dal 13 febbraio e per i cinque mesi successivi gli studenti universitari e i neolaureati triennali e magistrali di tutta Italia avranno la possibilità di vivere un’esperienza unica all’interno dell’assemblea dei rappresentanti locali e regionali dell’Unione Europea.
Le posizioni aperte sono molto varie e riguardano numerose aree di studio. I candidati selezionati potranno infatti lavorare nel dipartimento legislativo, o in quelli di comunicazione, traduzione, logistica, informatica, amministrazione e risorse umane.
Il bando è aperto a tutti gli studenti di scienze politiche, scienze della comunicazione, giurisprudenza, informatica, lingue e tutte le discipline attinenti le aree di interesse. Lo stage è retribuito: i partecipanti saranno inquadrati nel livello A5 (quello di ingresso per i funzionati che lavorano negli organi dell’Unione Europea) che esclude tuttavia ogni tipo di rimborso per le spese di viaggio, vitto e alloggio.
Per candidarsi è sufficiente compilare l’application form, disponibile solo in lingua inglese, francese o tedesco (il link dà spesso problemi di connessione, ndr). Una volta caricato sul portale, sarà possibile modificarlo e integrarlo fino al 30 settembre, termine ultimo per la consegna. L’apertura del form è consigliata con il browser Mozilla, in quanto con i browser Chrome, Safari ed Explorer possono verificarsi degli errori.
Attenzione però: i posti sono limitati. Il Comitato delle Regioni (che tuttavia nel bando non specifica quanti studenti saranno reclutati) selezionerà dettagliatamente le risorse al fine di creare un gruppo ristretto che possa trarre il massimo dall’esperienza, acquisendo una concreta consapevolezza del lavoro quotidiano grazie alla continua condivisione delle competenze e delle esperienze.
Chiara Del Priore
14 agosto 2015
Foto: Google immagini (creative commons)
