Prima Ferrovie dello Stato, seconda Google, terzo gradino del podio per Bnl-Bnp Paribas. È questa, la classifica delle aziende che popolano i sogni dei neolaureati del Belpaese secondo i dati dell’edizione numero quattordici del Best Employer of Choice, osservatorio sui giovani e mercato del lavoro che Cesop Communication realizza annualmente su un campione rappresentativo di giovani che hanno appena svolto la tesi. E sono oggi alla ricerca di un lavoro in grado di garantirgli un futuro sereno e di buona qualità dal punto di vista professionale.
Le aziende sottoposte alla valutazione dei ragazzi, che hanno compilato i questionari dell’indagine durante gli otto Job Meeting organizzati da Cesop in giro per l’Italia tra marzo e dicembre 2015, sono state 101. Duemilacinquecento, invece, i giovani interpellati. Tutti di età media intorno ai 26 anni e scelti in modo da costruire un campione statisticamente rappresentativo e stratificato per sesso, zona geografica di residenza e area di studio.
Per il secondo anno di fila, dunque, trionfa Ferrovie dello Stato. Seguita a ruota da Google (che recupera una posizione rispetto all’indagine 2015), Bnl-Bnp Paribas (tornata nei primi tre posti dopo due anni di purgatorio), Apple, Eni e Ferrero. In progresso rispetto a dodici mesi fa la farmaceutica Roche, capace di arrampicarsi dal quindicesimo al settimo posto. Best Performer 2016 è invece Telecom Italia, sempre più presente nelle aspirazioni professionali dei ragazzi tanto da scalare nell’arco di pochi mesi le posizioni che vanno dal posto 32 al 18. Miglior new entry, infine, Salini: il gruppo, specializzato nella costruzione di grandi opere, appena entrato in competizione ha concluso la sua corsa all’undicesima posizione.
L’indagine si è occupata, però, anche dei settori produttivi preferiti dai giovani che per la prima volta si affacciano al mondo del lavoro. manifatturiero e trasporti in primis (21,7%), poi consulenza e revisione aziendale (20,9%) e media e comunicazioni (17,2%). A sorpresa, fanalino di coda è il comparto luxury & fashion (2,8%), che continua a non stuzzicare granché la fantasia dei nostri laureati. Quasi tutti interessati a lavorare in una multinazionale o in una grande impresa italiana (57,9%), preferibilmente senza dover fare le valigie (sognano il trasferimento all’estero soltanto il 5,8% degli intervistati).
«L’aumentare del desiderio di inserimento nelle multinazionali – spiega Giuseppe Caliccia, sociologo e direttore della ricerca – evidenzia un segnale di fiducia crescente rispetto all’ingresso nel mondo del lavoro da parte dei giovani neolaureati. Quello che preoccupa, invece, è il numero sempre più esiguo di coloro che pensano di fare impresa nel nostro Paese».
Barbara Diani
10 febbraio 2016
Foto: Ferrovie dello Stato