Poco meno di cinquanta nuove assunzioni in tre anni e altrettante stabilizzazioni. È ciò che prevede l’intesa siglata di recente tra i vertici di Ubi Banca e i sindacati. In tutto, i contratti sono 96. Più precisamente, la metà è riservata alla stabilizzazione di personale già impiegato nelle strutture, mentre la restante parte è destinata ai nuovi inserimenti di diplomati e laureati.
«Si tratta di un accordo sindacale, siglato a inizio ottobre, che prevede novantasei assunzioni – spiegano dall’ufficio relazioni esterne del gruppo – tutte da chiudere nel corso del prossimo triennio. Al momento, però, non sono definite con certezza le destinazioni lavorative, che verranno decise in un prossimo futuro in base alle esigenze delle banche appartenenti al Gruppo UBI Banca».
In realtà, la ricerca riguarda tutto il territorio nazionale e le banche del gruppo interessate all’inserimento delle nuove leve dovrebbero essere la Popolare di Bergamo (nella foto, la sede) e il Banco di Brescia. E i requisiti di chi può candidarsi per trovare posto, probabilmente negli uffici che si occupano di commerciale e legale, sono essenzialmente laurea e un’età inferiore ai ventinove anni.
Altamente probabile, però, che il gruppo metta a disposizione alcune opportunità anche per i profili tecnici che abbiano già maturato esperienza in istituti di credito. Ai prescelti, contratti di apprendistato o a tempo, con possibilità di conferma.
Due parole su Ubi Banca, per chiudere: il gruppo, nato nel 2007 dalla fusione fra Banche Popolari Unite e Banca Lombarda, quotato alla Borsa di Milano, ha 1.700 filiali tra la Lombardia, il Piemonte e il Centro e il Sud Italia.
Chi vuole inviare la propria candidatura spontanea può farlo dal sito internet del gruppo, sezione Lavoro, invia il tuo cv. In alternativa, nella sezione opportunità di lavoro si possono consultare le diverse posizioni aperte che verranno inserite di volta in volta.
Barbara Diani
5 novembre 2013
Foto: ufficio stampa Ubi Banca
