“Nel settore della consulenza d’azienda in cui operiamo il prolungarsi della crisi ha di fatto spostato il nostro focus dalla strategia dei processi alle ristrutturazioni organizzative e all’adeguamento alle normative.
Ciò ci ha consentito di continuare a crescere e di investire nelle risorse umane: stiamo, infatti, proseguendo anche in questo esercizio (che si chiuderà a fine giugno 2013, ndr) l’inserimento di profili con e senza esperienza”.
A fare il punto è Rodolfo Pesati, HR partner PwC Italia.
PwC opera nel settore dei servizi professionali alle imprese e, in particolare, nell’ambito della revisione e dell’organizzazione contabile, dei servizi di consulenza di direzione e di supporto alle operazioni di finanza straordinaria, della consulenza fiscale e legale.
Il percorso di inserimento in azienda passa dallo stage di sei mesi, che nell’80% dei casi diventa contratto di apprendistato, il quale a sua volta dopo due anni trasforma 9 apprendisti su 10 in dipendenti a tempo indeterminato.
“Noi i giovani li formiamo davvero – sottolinea Pesati - coinvolgendoli direttamente e da subito nelle attività e nei progetti”.
Quale profilo deve avere un giovane per candidarsi in PwC?
“Innanzitutto, la laurea magistrale. La maggior parte degli inserimenti riguardano laureati in Economia (per il 90%), poi in Giurisprudenza e il resto in Ingegneria, discipline scientifiche e umanistiche”.
Alla fine del periodo le assunzioni previste saranno in linea con quelle dell’esercizio precedente, ossia tra le 650 e le 700 persone.
Le proposte di lavoro sono molte e potete consultarle nella pagina Career del sito PwC.
Raffaella Giuri
28 gennaio 2013