Il 29,4% dei giovani tra i 15 e i 24 anni non ha lavoro, il dato più alto mai registrato.
Mentre il tasso di disoccupazione generale si mantiene stabile da novembre all’8,6%, cioè non sale ulteriormente, dall’altro la disoccupazione giovanile sta raggiungendo dati davvero allarmanti.
I dati di gennaio rilevati dall’Istat mostrano un Paese che si perde per strada le risorse più fresche e i tanti che hanno smesso di sperare. Il tasso di inattività infatti è l’altro dato che sale in modo preoccupante: tra i 15 e i 64 anni il 37,8% non cerca neanche più un lavoro, +0,5%che tradotto vuol dire 80.000 persone in più rispetto a dicembre.
A gennaio gli occupati sono 22 milioni e 831 mila, in diminuzione dello 0,4% (-83 mila unità) rispetto a dicembre 2010. Nel confronto con l’anno precedente l’occupazione è in calo dello 0,5% (-110 mila unità). La diminuzione registrata nel mese è dovuta sia alla componente maschile sia a quella femminile. Il tasso di occupazione è pari al 56,7%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto a dicembre e di 0,4 punti rispetto a gennaio 2010.
Anche noi siamo stanchi di riportare record negativi che si rimpiazzano l’un con l’altro e aspettiamo il momento in cui potremo scrivere di un qualche segno concreto di ripresa; per il momento continuiamo a fare il nostro lavoro, che è quello di informarvi.
Raffaella Giuri
4 marzo 2011
Foto di Loop_oh