Il timore che le nuove tecnologie possano distruggere il lavoro è vecchio quanto il capitalismo ma, fin dai tempi dei luddisti, è sempre stato smentito dalla storia. Andrà così anche questa volta?
Ne parla un libro del Saggiatore, scritto da Martin Ford, fondatore di un’azienda di software con sede nella Silicon Valley. Ford sottolinea come nelle rivoluzioni industriali degli ultimi tre secoli, per ogni posto di lavoro cancellato l’innovazione ne ha sempre creati di nuovi, e spesso più dignitosi. Il suo libro, vincitore del Financial Times and McKinsey Business Book of the Year Award, dimostra che oggi non è più così. Nell’epoca dell’automazione diffusa, delle tecnologie dell’informazione e dell’intelligenza artificiale, i dati suggeriscono che sono stati creati meno posti di lavoro di quelli usurpati dalle macchine...
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