Oltre mille artisti si battono online per sette mesi mettendo le proprie opere di fronte al giudizio di una giuria popolare di 12 mila persone e a quello di una giuria di qualità.
Si chiama Romaeuropa Webfactory ed è un’officina creativa del web nata dalla collaborazione tra Telecom Italia e la Fondazione Romaeuropa.
Quattro le discipline in concorso: videoarte, scrittura, creatività pubblicitaria e musica. Hanno vinto questa edizione: Giuseppe Laselva per la categoria Spot, Silvio Giordano per la categoria Videoart, Claudia Casamassa per la categoria 100words e Lilies on Mars per la categoria Music@. I vincitori riceveranno 5 mila euro ciascuno e parteciperanno come live performer in alcuni eventi in giro per l'Italia.
Sono stati appena premiati i quattro vincitori di quest’anno e già si parla della prossima gara che partirà in autunno.
Per chi fosse interessato, verranno introdotte tre nuove categorie: una sezione di fotografia, un contest dedicato alle nuove forme di scrittura lanciate dal successo di Twitter e una sezione per la creazione di applicazioni per Facebook e iPhone.
Segnaliamo per "contiguità d'argomento" l'inizio dell'opera vincitrice della sezione 100words dell'artista Claudia Casamassa:
Da dinasty@hotmail.com
A customercare@regnocieli.pa
06.04.09
CV Capotone Dinasty
Gentile CustomerCare,
in data 3 marzo ho compilato il vostro Form per proporre la mia santificazione
e potermi iscrivere al calendario 2010.
Ho atteso una risposta, un segno, un messo divino, un omino delle poste... niente:
non mi ha contattata neppure un chierichetto.
Ho pensato che ci fossero dei problemi di visione, a causa del passaggio al digitale terrestre,
ma l’antennista mi ha assicurato che non c’è conflitto tra segnale televisivo e comunicazioni divine.
Ho chiamato il vostro NumeroVerdeCeleste, ma dopo aver recitato con la Voce Guida
il Rosario, l’Atto di Dolore e pure il Salmo Responsoriale, la linea cade.
Allego nuovamente il mio CV,
in attesa di un vostro riscontro
Dinasty Capotone
Raffaella Giuri
26 maggio 2010
Foto di Ian Sane