Ricerca di opportunità, desiderio di autonomia, indipendenza: sensazioni comuni per chi entra nel purgatorio della ricerca di un posto di lavoro.
Ecco che sorge tra gli studenti universitari, tra i giovani neolaureati, i precari e gli eterni stagisti, un crescente interesse nei confronti di ciò che esiste oltre i confini nazionali e quelli europei.
A questo proposito sta prendendo forma in Italia un fenomeno sociale che potremmo definire, con riferimento all’ormai vintage sogno americano un inedito “Australian Dream”.
Dati concreti lo confermano: il numero degli italiani in visita che il governo australiano ha registrato nel corso dell’anno 2008/2009 è stato 66198.
Tra questi giovani, cresce la fetta di coloro che sono interessati ad un percorso di studio e ad un inserimento stabile nel mondo del lavoro australiano.
Quali sono le motivazioni di un così ampio interesse?
Non solo le meraviglie naturali, il clima mite tutto l’anno e lo stile di vita rilassato della popolazione. Se volgiamo lo sguardo all’economia, troviamo solidità: un superamento indenne della crisi finanziaria globale. Non per nulla il tasso di disoccupazione è incredibilmente basso e il reddito procapite a dir poco invidiabile.
Anche dal punto di vista del sistema educativo, l’Australia si distingue in positivo, vantando 6 tra le prime 100 migliori università al mondo, centri di formazione caratterizzati da strutture e modalità accademiche avanguardistiche.
In ambito professionale, la ricchezza di opportunità gioca un ruolo fondamentale come stimolo attrattivo per i giovani universitari provenienti da un paese estero. Questa ricchezza si giustifica grazie alla scarsità di personale specializzato nel mercato del lavoro australiano (skill shortage: letteralmente “lacuna di competenze”) che il governo si propone da diversi anni di colmare, offrendo la possibilità di ottenere residenza permanente a coloro che sono in possesso di tali skills.
Per chi desidera intraprendere un percorso di formazione universitario o postuniversitario, l’Australia offre la possibilita’ di un visto student, mentre agli interessati all’approfondimento della lingua inglese e al lavoro full time, viene proposta la carta working holiday visa.
Tale visto e’ uno strumento prezioso che consente ai ragazzi italiani di soggiornare nel continente estero per un anno lavorando anche a tempo pieno, usufruendo del sistema sanitario pubblico in modo gratuito, vivendo un’ esperienza di viaggio e di studio totalmente autofinanziata .
Considerate infatti che la paga oraria per un casual job si aggira in media tra i 15 e i 20 AUD (dollari australiani: ovvero, tra i 10.5 e 15 euro). Il governo locale ha stimato recentemente che il costo della vita si attesta intorno ai 347 AUD a settimana, valore che include il costo per un affitto, costo del cibo e dei trasporti. Per coprire il costo della vita risulta perciò sufficiente il contributo economico di un lavoro part time calcolato intorno alle 20 ore settimanali.
A chi rivolgersi per cominciare a pianificare la propria avventura? Provate ad esempio con l’agenzia gratuita Go Study Australia, che attraverso il proprio ufficio a Milano e i numerosi collegamenti in Australia, si preoccupa di consigliare e assistere i ragazzi interessati.
Jacopo Corona
Nota di redazione - Siti utili per ricevere ulteriori informazioni:
Ambasciata australiana in Italia
Il sito ufficiale per le informazioni di viaggio sull'australia
Il sito del nostro Ministero degli Affari Esteri
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