Per creare un'impresa è sufficiente avere un'idea vincente?
L’idea di business è sicuramente il presupposto fondamentale per creare un’impresa e mettere in pratica ciò che si è appreso durante gli studi, creando una valida opportunità di lavoro per se e per altre persone.
Per mettersi in proprio è necessario avere competenze specifiche nel settore, entusiasmo e grande determinazione. Ma questi elementi non sono sufficienti.
La ricerca dei capitali rappresenta, infatti, uno degli aspetti più delicati da affrontare e che in alcuni casi può rappresentare un serio ostacolo alla nascita dell’attività autonoma. Di solito, si attinge alle disponibilità personali o familiari, ma in alcuni casi, compatibilmente con le “dimensioni” del sogno d’impresa, è possibile ricorrere anche alla finanza agevolata.
Cosa è la Finanza Agevolata?
In alcuni casi, potrebbe definirsi come il vento di poppa nelle vele di una giovane impresa. Essa ha un effetto propulsivo e scatenante. Insieme alle idee, permette di accelerare i tempi necessari per la nascita di un’attività autonoma.
Esistono numerose leggi nazionali e regionali che regolano la concessione di incentivi di vario tipo (come ad es. contributi a fondo perduto, mutui agevolati, agevolazioni fiscali e contributive) a favore di quanti vogliano avviare o ampliare un’attività autonoma. E’ senz’altro difficile orientarsi nel mondo degli incentivi ma, con un po’ di attenzione ed evitando le improvvisazioni, è possibile individuare la legge giusta.
Esiste una legge nazionale (Legge 215/92) che finanzia la nascita e lo sviluppo delle imprese a partecipazione femminile e che favorisce l’inserimento delle donne nelle posizioni di controllo delle imprese. Particolarmente interessante per i giovani è il “mondo” degli incentivi gestiti da Invitalia.
Invitalia
Innanzitutto, è importante chiarire che Invitalia è l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa ed agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono:
- favorire l’attrazione di investimenti esteri
- sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo,
- valorizzare le potenzialità dei territori.
Per realizzare la sua mission, Invitalia dedica grande importanza alla gestione degli incentivi finanziari.
E’ utile tracciare una linea netta di separazione tra le misure create per favorire l’”autoimprenditorialità” e quelle per l“autoimpiego”, così come definite nel decreto legislativo n. 185/2000 Titolo I e II.
Le misure per favorire l’autoimprenditorialità permettono di avviare attività per la produzione di beni e servizi alle imprese, per la fornitura di servizi, per il subentro in agricoltura e per la costituzione di cooperative sociali. Si tratta di attività che prevedono anche programmi d’investimento con budget consistenti (di alcuni milioni di euro).
L’autoimpiego contempla gli incentivi previsti per il lavoro autonomo, la microimpresa e il franchising. Si tratta di agevolazioni caratterizzate da rapidità e semplicità di accesso. Recentemente, la linea dell’autoimpiego ha subito ulteriori semplificazioni, tanto da costituire il migliore punto di riferimento per quanti abbiano voglia di avviare un’attività autonoma ed, essendo privi di occupazione e residenti nei territori di applicazione della misura, siano alla ricerca di capitali.
Il Lavoro Autonomo
Nell’ambito della linea dell’autoimpiego, gli incentivi maggiormente diffusi sono quelli al lavoro autonomo.
Cosa è possibile fare con questi incentivi?
Possono essere avviate non solo attività commerciali, ma anche libero professionali, come ad esempio studi di ingegneria, psicologia, consulenza aziendale, legali e di architettura. Sono, invece, escluse le attività del settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, nonché dei trasporti e degli altri settori individuati dal Cipe e da disposizioni comunitarie.
Il programma degli investimenti non deve superare i 25.823,00 euro.
Chi può beneficiare delle agevolazioni?
Tutte le persone maggiorenni e prive di occupazione alla data di presentazione della domanda e residenti nei territori di applicazione della normativa alla data del 1 gennaio 2000 oppure nei sei mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda. Anche la sede legale e operativa della società deve rientrare nei territori agevolabili. I territori agevolabili sono costituiti dalle regioni della Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e da molti comuni del Centro-Nord.
In cosa consistono le agevolazioni?
Sono costituite da agevolazioni finanziarie e da un servizio di assistenza tecnica e gestionale gratuita durante il primo anno di attività.
Gli incentivi finanziari per gli investimenti coprono il 100% del programma degli investimenti ammissibili e sono costituiti da un mix di contributi a fondo perduto e da un finanziamento a tasso agevolato. E’ prevista anche la concessione di un contributo a fondo perduto per le spese di gestione relative al primo anno di attività.
Il finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti è pari al 50% del totale delle agevolazioni finanziarie concedibili (investimento + gestione) e non può superare l’importo di 15.494,00 euro. Il contributo a fondo perduto per gli investimenti è pari alla differenza tra l’ammontare degli investimenti ritenuti ammissibili e l’importo del finanziamento a tasso agevolato. Il contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nel primo anno di attività non può, in ogni caso, superare l’ammontare di 5.165,00 euro.
Il totale dei contributi a fondo perduto (investimenti + gestione) è pertanto pari al 50% delle agevolazioni complessivamente concesse.
Cosa è possibile finanziare?
Gli incentivi per l’investimento permettono di finanziare l’acquisto di attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti e la ristrutturazione di immobili (entro il limite del 10% del totale investimento). E’ finanziato anche l’acquisto di beni usati.
Gli incentivi per la gestione consentono di acquistare materie prime, materiale di consumo, utenze, canoni di affitto per immobili e garanzie assicurative.
Cosa è necessario per richiedere gli incentivi?
Occorre presentare un piccolo business plan in cui sia descritta l’idea imprenditoriale. E’ fondamentale descrivere l’idea in maniera chiara ed esaustiva, evidenziando gli aspetti vincenti ed innovativi della stessa. In altri termini, è necessario evidenziare tutto quello che si ha dentro (idee, abilità, passioni, ecc.) e cercare di rispondere alla domanda: “perché dovrebbero finanziare questa idea e non un’altra?”.
Nel caso in cui il progetto sia valutato positivamente ed il colloquio ha esito positivo, Invitalia convoca il beneficiario per la concessione delle agevolazioni.
Vantaggi
Gli incentivi al lavoro autonomo permettono anche a chi non possiede capitali di avviare un’attività autonoma in tempi brevi. A differenza di altri incentivi, le misure relative al lavoro autonomo non richiedono la presentazione da parte del soggetto beneficiario di “garanzie” (ipoteche, fideiussioni, ecc.), ma soltanto la dimostrazione della validità tecnica, economica e finanziaria del proprio progetto d’impresa o di lavoro autonomo.
Tempi
La procedura è rapida. Dalla presentazione della domanda, sono mediamente necessari circa tre mesi per ottenere la concessione degli incentivi. E poi… benvenuti nel mondo dell’impresa!
Per informazioni
www.nuoviscenari.it
Giuseppe Cassano