Cosa fate nel vostro tempo libero? Quali interessi coltivate? Se questo vi sembra un dettaglio senza importanza da relegare in fondo al vostro curriculum, se non addirittura da omettere, forse dovreste ricredervi perché in Volkswagen certi dettagli possono fare la differenza. Parola di Goffredo Di Palma, direttore del personale di Volkswagen Group Italia spa: “Nei nostri processi di selezione teniamo conto di ciò che si fa al di là del percorso di studi. Le esperienze di volontariato e l’area degli interessi personali hanno per noi un’importanza analoga a quella degli studi. Partiamo, infatti, dal presupposto che all’interno di una giornata di studio o di lavoro ci siano all’incirca quattro ore che ognuno può dedicare a se stesso e ai propri interessi”.
Insomma, se è vero quanto dichiara VW nei suoi obiettivi di organizzazione strategica che occorre “tenere sempre al massimo il motore della motivazione individuale” è vero anche che per farlo servono persone in grado di trovare la propria motivazione in tutti gli ambiti, professionali e personali. Da qui l’interesse per ciò che esula dai percorsi standard, ma che può avere comunque un valore formativo molto importante.
Veniamo al programma di recruiting per l’Italia di Volkswagen: “Abbiamo iniziato a febbraio a rafforzare l’organico – sottolinea Di Palma - e prevediamo di inserire entro fine anno 50 persone”.
Al momento le ricerche in corso riguardano 4 tecnici, come il responsabile tecnico di zona o lo specialista della formazione tecnica; una decina di commerciali, 3 product manager e un project manager IT.
Per alcune è necessaria una laurea specifica (tecnica, economia, ingegneristica) mentre altre posizioni richiedono più semplicemente un livello culturale universitario. Le persone selezionate avranno base principalmente nella sede di Verona, ma l’area commerciale recluta anche per la filiale di Milano. Ci sono opportunità di inserimento diretto per chi ha esperienza e di stage o di contratti a tempo determinato per i neolaureati.
Per lo specialista in formazione tecnica, ad esempio, che dovrà progettare i corsi e fare docenza, l'expertise è molto importante, mentre il product manager che dovrà adattare la gamma di prodotti al mercato di riferimento e curarne il posizionamento può anche essere un neolaureato. La laurea in discipline informatiche o ingegneria gestionale è indispensabile per il project manager IT, mentre al responsabile di zona service, che è un area manager nell'ambito del post -vendita non è richiesta una laurea specifica, ma solo una cultura a livello universitario e la posizione è aperta anche ai junior.
Ci sono infine gli stage. Al momento ce ne sono due aperti: uno nel reparto IT e uno in amministrazione del personale.“Attiviamo circa 50-55 stage all’anno, tutti della durata di sei mesi – precisa Di Palma – e il rimborso spese varia dai 400 ai 600 euro a seconda della provenienza”.
Nella pagina Lavora con noi ci sono le offerte di lavoro e quelle di stage.
Raffaella Giuri
12 luglio 2011