Recita l’adagio popolare: anno nuovo, vita nuova, e allora perché non aprirsi al cambiamento candidandosi agli stage proposti dalla Corte dei conti europea (nella foto, una seduta) con sede in Lussemburgo? Non c’è moltissimo tempo a disposizione per riflettere: il 31 gennaio scade il termine per rispondere alla chiamata che avrà luogo a partire dal prossimo 1° maggio. L’esperienza non ha una durata fissa e potrà variare da un minimo di tre mesi a un massimo di cinque mesi. Potranno accedervi solo quanti siano in possesso almeno di una laurea triennale o siano iscritti al terzo anno di un corso universitario di primo livello.
È prevista una retribuzione… ma anche no. Si potrebbe così riassumere quanto scritto in un bando piuttosto contraddittorio: se da una parte si afferma che può essere previsto un rimborso spese di 1.120€ al mese, dall’altra si chiarisce anche che l’erogazione della somma sarà possibile solo se il budget lo consentirà.
Per candidarsi è sufficiente compilare tutti gli step previsti dall’application form digitale. Non sono previsti particolari paletti che limitano l’accesso: è semplicemente richiesta un’ottima conoscenza dell’inglese scritto e parlato e l’aver maturato i propri studi nell’ambito economico, finanziario, amministrativo, giuridico, archivistico, giornalistico, bibliotecario, delle risorse umane e delle relazioni internazionali. Questa non sarà l’ultima finestra di stage aperta per il 2016. Nel corso dell’anno sono previste altre due sessioni a settembre e a maggio.
La Corte dei conti europea è stata fondata nel 1971 ma è entrata nel novero delle istituzioni europee solo nel 1993. Il suo compito è migliorare la gestione finanziaria dell’Unione Europea affidandosi all’operato dei suoi 28 Membri in rappresentanza di ogni singolo Stato. Complessivamente sono invece 900 i funzionari amministrativi che lavorano nel quartier generale di Lussemburgo selezionati sia nel settore privato che pubblico.
Chiara Del Priore
8 gennaio 2016
Foto: ECA newsroom