Il suo nome è universalmente conosciuto.
Non ha bisogno di molte presentazioni la FAO, agenzia delle Nazioni Unite impegnata nella lotta alla fame nel mondo e nello sviluppo di politiche internazionali in materia di alimentazione e agricoltura.
La FAO ha la sede principale a Roma (nella foto), ma si articola in una rete di uffici in tutto il mondo, presso cui è possibile effettuare tirocini, di durata dai tre ai sei mesi, ai quali candidarsi nel corso dell’anno.
In questo caso, infatti, non c’è una scadenza, ma basta inviare cv e lettera di presentazione all’indirizzo e-mail (Internship-Programme-Applications@fao.org), specificato nella sezione dedicata ai tirocini del sito della FAO.
Di 700 dollari mensili (circa 547 euro) è il rimborso spese mensile che sarà ricevuto dai candidati selezionati.
Per fare domanda, è fondamentale non aver superato i 30 anni ed essere almeno in possesso di laurea triennale.
Il sito non specifica il tipo di formazione accademica richiesto, ma è importante aver dedicato almeno due anni dei propri studi universitari a un settore rilevante per la FAO.
Requisito fondamentale è la conoscenza della lingua inglese, francese o spagnola, mentre è titolo preferenziale la familiarità con l’arabo, il cinese o il russo.
Le application form vengono esaminate dalle risorse umane della FAO e, in caso di valutazione positiva, il candidato viene contattato dall’agenzia ONU.
La sede e l’effettiva durata del tirocinio non sono già stabiliti, ma sono comunicati nel caso in cui il processo di selezione del candidato dovesse andare avanti.
Anche se non è vincolata a una data specifica, chi è uscito da poco dall’università o non ha superato i 30 anni, può considerare quella in FAO una buona opportunità formativa, non tanto per il rimborso spese (nella norma), quanto per il prestigio dell’organizzazione e per la possibilità di mettere a curriculum un’esperienza in un’agenzia internazionale di enorme rilevanza.
Chiara Del Priore
29 marzo 2013
Foto di Dag Endresen