Una “bussola” destinata a studenti e neolaureati. Il Manuale dello stage in Europa, circa 200 pagine elaborate dall’Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) risponde a un doppio obiettivo: incentivare la scelta dello stage all’estero e fornire gli strumenti adeguati a chi vorrebbe andare fuori, ma non sa da dove iniziare. Si tratta di una nuova edizione del Manuale, dopo la prima pubblicata quattro anni fa.
Secondo l’Ente, il numero di giovani che svolge periodi di tirocinio in Europa è ancora piuttosto basso, se paragonato a quello di altri studenti e laureati europei: 22% per gli italiani, rispetto, ad esempio, all’87% degli olandesi, che vantano la percentuale più alta.
Facendo riferimento solo ai due programmi di mobilità internazionale più noti, secondo la Commissione Europea, nel 2010 circa 560mila persone dei 27 paesi UE hanno partecipato al progetto Erasmus, mentre sono stati 92mila i giovani che hanno effettuato un Leonardo.
Il manuale è articolato in tre capitoli. Il primo presenta una serie di indicazioni fondamentali per chi si affaccia all’Europa: tra queste, i principali programmi di mobilità (come, appunto, Erasmus Placement e Leonardo da Vinci) e i più importanti siti di riferimento per avere notizie su bandi e annunci di stage.
Prima di fare un colloquio o un’intervista telefonica, è opportuno preparare il proprio biglietto da visita nel migliore dei modi: lettera di presentazione e curriculum vitae sono due “armi” da sfruttare adeguatamente.
Per questo, il manuale fornisce tutte le istruzioni per rendere appetibile il cv europeo e per scrivere una lettera di presentazione efficace per stile e contenuti, oltre a una serie di suggerimenti utili per la fase della selezione.
Il secondo capitolo guarda ai protagonisti dello stage: da una parte l’azienda, dall’altra i giovani che hanno già fatto un periodo di formazione fuori dall’Italia. Alcune realtà italiane ed estere si presentano e spiegano il proprio metodo di selezione. Dall’altro lato della “barricata” cinque ex stagisti europei raccontano la propria esperienza all’estero.
Una delle sezioni più interessanti è sicuramente la terza: 31 schede (27 paesi membri dell’UE, tre membri dello Spazio Economico Europeo – Islanda, Lichtenstein e Norvegia - e la Croazia, in via di adesione all’Unione Europea) descrivono le caratteristiche e le tipologie di tirocinio offerte da ciascun paese.
Ogni scheda è articolata in otto sezioni: settori economici più dinamici, lingua e moneta, peculiarità degli stage, come fare per trovare un’azienda, dove alloggiare, cosa fare durante il tempo libero, quali sono gli indirizzi utili e quali le aziende italiane presenti sul territorio.
Per avere un contesto normativo di riferimento, in chiusura sono elencate le principali leggi italiane ed europee in materia di stage.
Non tutti sanno, ad esempio, che esiste una Carta europea della qualità per i tirocini e gli apprendisti, presentata nel corso della Conferenza internazionale sull’occupazione giovanile, tenutasi a Parigi a dicembre dello scorso anno, che illustra le linee guida per la qualità degli stage e rappresenta un passo importante per la realizzazione di un quadro europeo comune di riferimento per i tirocinanti.
Per scaricare il manuale occorre andare sul sito Isfol.
Chiara Del Priore
4 dicembre 2012
Foto di EuropaPont