L’Agenzia ONU per l’Azione contro le mine (UNMAS) propone stage per la sua sede centrale di New York. C’è tempo fino al 6 maggio per registrarsi a Isnspira (il portale di recruitment delle Nazioni Unite) e inserire i propri dati personali. Dovranno essere fornite anche indicazioni sul tipo di studi svolti, l’argomento della tesi di laurea, le abilità informatiche acquisite, i propri tre interessi principali e un’indicazione sulle date di disponibilità. A corredo della documentazione è richiesta anche la scrittura di una lettera motivazionale all’interno della quale si spieghi il perché ci si ritiene idonei a essere scelti.
Per essere selezionati è richiesto, oltre alla laurea, un ottimo inglese scritto e parlato mentre è preferibile ma non necessaria la conoscenza del francese e dell’arabo. È altresì indispensabile saper usare tutti i principali programmi del pacchetto Office, tra cui Office, Power Point ed Excel. Completano il profilo della risorsa l’essere in possesso di spiccate doti comunicative, l’inclinazione alla proattività e al lavoro di squadra, la voglia di apprendere e confrontarsi con i propri colleghi e l’attitudine alla pianificazione della propria attività quotidiana mirata al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Lo stage non prevede alcuna forma di rimborso spese, ha una durata massima di sei mesi full time ed è rivolto a tutti gli studenti laureandi triennali e a quelli iscritti al primo anno di laurea magistrale di qualsiasi facoltà. Coloro che saranno selezionati avranno la possibilità di confrontarsi con un ambiente dinamico e multiculturale all’interno del quale mettere in pratica le conoscenze acquisite nel corso della formazione universitaria. Tra le attività che potranno essere svolte si segnalano: la preparazione di documenti e inchieste; l’analisi dei dati raccolti e la collaborazione nella stesura dell’annuale Portfolio per le azioni contro le mine antiuomo.
UNMAS è stata fondata nel 1997 con l’obiettivo di attuare una pianificazione finalizzata allo smantellamento degli ordigni inesplosi nel mondo.
Chiara Del Priore
30 gennaio 2016
Foto: Pixabay