Il Ministero dell’educazione e dell’impiego maltese propone 60 borse di studio per l’Università di Malta con sedi a Msida, La Valletta e Bozo. Di queste, 18 saranno destinate a studenti in possesso di una laurea magistrale che abbiano intenzione di proseguire i propri studi in uno degli atenei più antichi del Vecchio Continente. Coloro che saranno selezionati potranno restare in uno degli stati più piccoli del mondo per un periodo compreso tra i tre e i sei mesi e avranno la possibilità di ricevere un rimborso spese pari a 420€.
Per essere ammessi è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese con tanto di certificazione di livello B2 e la presentazione di un progetto di ricerca in linea con i settori disciplinari dell’ateneo. I corsi proposti sono in oceanografica, analisi e soluzione dei conflitti, relazioni internazionali e interculturali, archeologia marittima, farmacologia, energia e cambiamenti climatici.
Le restanti 42 borse di studio sono invece dedicate agli iscritti al primo anno di qualunque corso di laurea che abbiano conseguito il diploma di maturità (di qualsiasi liceo o istituto tecnico) con votazione compresa dall’80/100 in su. I ragazzi interessati potranno frequentare un corso di lingua per stranieri per tre settimane tra agosto e settembre e fruire di vitto e alloggio garantito dal campus maltese.
Diverse sono le modalità di iscrizione: nel primo caso sarà necessario contattare l’Ufficio relazioni internazionali dell’ateneo all’indirizzo stefania.agiusfabri@um.edu.mt e concordare il progetto di ricerca da presentare. Una volta trovato l’accordo, un tutor del corso di riferimento firmerà la domanda di partecipazione da inviare, successivamente, all’ambasciata di Malta (indirizzo: Lungotevere Marzio, 12 – 00186 Roma).
Decisamente più snella la procedura per le “matricole” che intendono approfondire la conoscenza dell’inglese: per loro sarà sufficiente inviare all’ambasciata una copia del diploma, di un documento che attesti l’iscrizione all’università e del libretto contenente gli esami sostenuti.
Chiara Del Priore
26 gennaio 2016
Foto: Flickr