L’ESO, organizzazione europea per la ricerca astronomica nell’emisfero meridionale, propone borse di studio per l’anno accademico 2016/2017 nella sede di Garching (Germania). Gli studenti iscritti a un corso di dottorato in astronomia o discipline afferenti possono presentare fino al 15 maggio i progetti di ricerca sviluppati sotto la supervisione di un docente dell’università di provenienza.
Le aree tematiche sulle quali possono essere sviluppati i lavori sono: formazione dei pianeti; origine, movimenti e Attività delle stelle; mappatura astrale ed evoluzione morfologica delle nebulose; cosmologia e studio sulle teorie dell’espansione dell’universo.
Le borse di studio hanno una durata massima di due anni. È prevista una retribuzione di 1.767€ al mese per il primo anno e di 1.971€ per quanti otterranno il rinnovo di una ulteriore annualità. È garantito il rimborso delle spese di viaggio e sono previsti ulteriori benefit per quanti abbiano intenzione di portare con sé partner o figli. L’esperienza potrà avere inizio a partire da agosto, mentre quanti non faranno in tempo a presentare un progetto di ricerca entro la data prevista potranno tentare di presentare la propria candidatura per la seconda finestra annuale, il cui termine ultimo è fissato per il 15 novembre.
Per candidarsi è necessario registrarsi al portale dell’ESO, compilare l’application form e caricare successivamente il CV con tutte le pubblicazioni realizzate, un riepilogo di non più di mezza pagina su tutte le attività svolte durante il percorso accademico e una lettera di presentazione di massimo due pagine all’interno della quale spiegare il motivo per cui il proprio progetto di ricerca rappresenterebbe un valore aggiunto.
L’organizzazione europea per la ricerca astronomica nell’emisfero meridionale è la principale struttura intergovernativa nel mondo ad attuare un programma finalizzato alla costruzione e all’utilizzo di potenti strutture osservative dalla terra. È stata istituita nel 1962 e fornisce da allora un luogo comune in cui ricercatori e studenti possono confrontarsi per un continuo e dinamico scambio di conoscenze.
Chiara Del Priore
29 aprile 2016
Foto: Eso Image Archive
