Torna il Fellowship Program dell’Onu. Il Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite propone un progetto finanziato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano. Obiettivo del programma è offrire a tutti i laureati di massimo 28 anni la possibilità di svolgere un percorso di formazione professionale nell’ambito della cooperazione internazionale in Paesi in via di sviluppo.
Il 5 agosto è il termine ultimo fissato per consegnare le domande di partecipazione ad un programma dalla durata annuale che porterà i partecipanti a collaborare con le istituzioni dei Paesi in via di sviluppo delle Nazioni Unite, supportando i loro piani di collaborazione e cooperazione internazionale.
Requisito fondamentale è il conseguimento di un titolo accademico di secondo livello, ma sono validi anche master o lauree ottenute con il vecchio ordinamento. È richiesta una conoscenza fluente dell'inglese, mentre conoscere un’altra delle lingue ufficiali delle Nazioni Unite è un requisito prefernziale. Rappresenta un ulteriore punto di vantaggio l’aver maturato precedenti esperienze nell’ambito del volontariato.
Per inviare la propria candidatura è necessario compilare l’apposito form, all’interno del quale devono essere caricati in un unico file pdf (max 3 MB) una lettera motivazionale in inglese di una pagina, siglata e datata, il documento contenente il dettaglio dei dati personali e le esperienze fatte e una copia dell’attestato più recente rilasciato dall’Università presso cui si è completato il ciclo di studi.
I preselezionati saranno convocati a Roma a ottobre per i colloqui finali, mentre a dicembre i prescelti dovranno frequentare un corso di formazione intensivo sul tema della cooperazione internazionale. A gennaio 2015 è invece prevista la partenza per la destinazione concordata.
Le Nazioni Unite provvederanno al pagamento del viaggio di andata e ritorno e al pagamento di uno stipendio fisso mensile, calcolato sul costo medio della vita locale. La somma consentirà comunque al tirocinante di sostenere le necessarie spese per l’alloggio, il vitto e le necessarie spese quotidiane.
Chiara Del Priore
18 luglio 2014
Foto: UN flag