L’ECIPE, Centro europeo per la politica economica internazionale, apre le porte del suo quartier generale di Brullexes (Belgio) per due sessioni di stage di sei mesi con avvio previsto a settembre/ottobre e febbraio/marzo.
Per quanti hanno intenzione di iniziare la loro esperienza nei mesi autunnali, il termine per presentare la candidatura è il 1° maggio. Coloro che, invece, preferiscono attendere il prossimo inverno possono tranquillamente attendere fino al prossimo 1° dicembre.
Due poltrone per due: parafrasando il titolo del classico film natalizio, il Centro propone soltanto due posti per ciascuna sessione. Per aspirare alla selezione sono dunque richiesti un master o una laurea magistrale in economia, politica internazionale o discipline affini; un eccellente curriculum accademico e un vivo interesse a proseguire la propria carriera professionale nel campo giornalistico, accademico o politico.
Coloro che saranno ammessi supporteranno le attività di studio e di ricerca e parteciperanno attivamente nell’organizzazione di eventi, incontri e tavole rotonde. Al contempo, svolgeranno anche la funzione di assistenti per tutti gli studenti del Centro, promuovendo e realizzando ricerche e indagini nel settore dell’economia e del commercio internazionale. Lo stage è retribuito, anche se all’interno del bando non sono specificati né l’ammontare della somma e né se è previsto un contributo per le spese legate al vitto e all’alloggio.
Per presentare la propria candidatura è necessario mandare una mail all’indirizzo jobs@ecipe.org con allegata una lettera motivazionale, copia del CV accompagnata da due lettere di referenza scritte da altrettanti professori dell’università di provenienza e una copia o l’abstract della propria tesi.
Fondato nel 2006, l’ECIPE è un think thank indipendente ispirato ai valori del libero commercio di beni e favorevole a un progressivo abbattimento delle barriere che limitano la circolazione e l’esportazione di beni e prodotti nel mercato europeo e mondiale.
Chiara Del Priore
22 aprile 2015
Foto: Google immagini (creative commons)