In un periodo di vacche magre, con il blocco del turnover che ha asciugato la fonte dei concorsi, arrivano due bandi che rianimano i fan delle selezioni pubbliche, dentro e fuori i confini nazionali. Il primo è firmato dal ministro dei Beni e delle attività culturali, ed è rivolto ai giovani neolaureati. Il secondo arriva dall’Europa ed è rivoto a chi ha già un po’ di esperienza e conosce almeno due lingue dell’Ue.
Un anno di formazione in tutta Italia per 500 giovani pronti a rendere digitale la cultura del Belpaese. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 96 di venerdì 6 dicembre, il bando di concorso per la selezione di cinquecento giovani laureati da formare nelle attività di catalogazione e digitalizzazione del patrimonio culturale italiano come previsto dal decreto "Valore cultura” dello scorso 8 agosto.
I prescelti - giovani laureati sotto i 35 anni (alla data di pubblicazione del decreto) con un livello di conoscenza certificata della lingua inglese almeno di livello B2 - prenderanno parte ad un programma articolato in formazione e lavoro, della durata di anno, diviso in contingenti regionali e per aree disciplinari.
Possono far domanda entro il 21 gennaio 2014 i laureati, triennale o specialistica, dei corsi di studio indicati nell’allegato due del bando. Gli ambiti di inserimento sono i seguenti quattro: umanistico, tecnico, gestionale e informatico. I selezionati saranno inseriti in un percorso di formazione nelle attività di inventariazione e di digitalizzazione del patrimonio culturale italiano, presso gli istituti e i luoghi della cultura statali. La partecipazione al programma contempla un rimborso complessivo di 5mila euro lordi.
Firmeranno contratti di lavoro stabile, negli uffici dell’Unione Europea a Bruxelles in Lussemburgo, invece, i 111 assistenti negli ambiti giuridico, contabile o finanziario, che si prepara a selezionare per il nuovo anno l’Epso, l’ufficio del personale dell’Unione Europea.
Per partecipare con successo, oltre al titolo di studio, i candidati devono poter vantare nel proprio curriculum almeno tre anni di esperienza nel settore insieme alla conoscenza di almeno due lingue dell’Unione Europea: una, la lingua del proprio Paese (come l’italiano) e l’altra una lingua a scelta tra le tre veicolari degli organismi Ue (inglese, francese o tedesco). Domande online entro il 14 gennaio 2014.
Come al solito per leggere l’ultimo numero della Gazzetta Ufficiale basta consultare il sito web dedicato.
Laura Lapenna
9 dicembre 2013
Foto: Adikos